Modello Organizzativo 231

RESPONSABILITA’ AMMINISTRATIVA DELLE SOCIETA’ E DEGLI ENTI

Il Decreto Legislativo n. 231 del 2001 ha introdotto in Italia la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica”.

Responsabilità che, per quanto definita come amministrativa, è a tutti gli effetti di natura penale, per il tipo di sanzioni inflitte all’ente, per il fatto che è rimesso al giudice penale l’accertamento della responsabilità e per l’applicazione all’ente delle garanzie proprie del processo penale.

I reati alla commissione dei quali scatta la responsabilità amministrativa dell’ente sono quelli tassativamente elencati nel Decreto 231 (c.d. reati presupposto) quando gli stessi sono commessi nell’interesse o a vantaggio dell’ente da esponenti del vertice aziendale (persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell’ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale) oppure da soggetti sottoposti alla loro direzione e vigilanza (dipendenti, consulenti, professionisti, collaboratori, agenti, rappresentanti, distributori).

La responsabilità dell’ente si aggiunge a quella della persona fisica che ha commesso materialmente il reato, fatto salvo che la persona abbia agito nell’interesse esclusivo proprio o di terzi. Se viene invece accertato che l’ente ha tratto beneficio, anche in via indiretta, dalla commissione del reato, la condanna penale, con relative sanzioni, viene estesa anche all’ente.

Il Decreto 231 prevede, peraltro, una forma specifica di esimente da responsabilità qualora l’ente adotti ed attui efficacemente un Modello di organizzazione e gestione idoneo a prevenire i reati-presupposto richiamati dal Decreto ed istituisca un Organismo di Vigilanza ovvero di un organo di controllo interno all’ente.

Con la presente informativa, si comunica a tutti i portatori di interesse che, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 18 dicembre 2021, la Fondazione Stella Maris ha adottato un proprio Modello 231 ed ha contestualmente nominato un Organismo di Vigilanza, al quale è stato affidato il compito di controllare il funzionamento e l’osservanza del predetto Modello e di curarne il relativo aggiornamento.

Il Modello è costituito da un set documentale formato da:

  • Codice etico
  • Parte generale
  • Parte speciale
  • Procedure di controllo interno
  • Procedure di gestione del sistema 231
  • Sistema disciplinare
  • Allegati

 

Dalla presente pagina è possibile scaricare Il Codice Etico e la Parte Generale del Modello.

 

CODICE ETICO

Il Codice Etico  è il documento ufficiale che contiene la dichiarazione dei valori, l’insieme dei diritti, dei doveri e delle responsabilità della Fondazione Stella Maris nei confronti di tutti i portatori di interesse (utenti, dipendenti, fornitori, terzi in genere).

I contenuti del Codice definiscono un sistema valoriale condiviso che esprime l’etica d’impresa della Fondazione ed ispira il pensiero strategico e la conduzione delle attività dell’Ente.

Il Codice, inoltre, disciplina in concreto le condotte rilevanti di coloro che operano a servizio o per conto dell’Ente e ne individua regole e comportamenti cui viene riconosciuto un valore etico positivo.

 

PARTE GENERALE

Nella Parte Generale è sintetizzato il quadro normativo di riferimento e le motivazioni che hanno indotto l’Ente all′adozione del Modello 231; è esposta la metodologia utilizzata nella costruzione del Modello, sono indicati i reati-presupposto della responsabilità amministrativa degli enti, la disciplina, i compiti ed i poteri dell′Organismo di Vigilanza, gli impegni dell’Ente per garantire l’informazione e la formazione sui contenuti e sull’applicazione del Modello.

La Parte generale contiene anche una sintesi del Sistema Disciplinare che viene applicato in caso di violazione dei principi e delle regole di comportamento previsti dal Codice Etico e dal Modello.