Montalto si apre a tutti per una giornata di note, parole e grandi emozioni
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Una giornata speciale, vissuta con tanta emozione. E’ quella che ha unito gli operatori e i pazienti del Presidio Riabilitativo della Fondazione Stella Maris di Montalto con i vertici delle istituzioni del territorio, i genitori e i vertici della stessa Fondazione, per un saluto alla comunità che li ha accolti per tanti anni. A breve infatti la struttura di Montalto si trasferirà a Marina di Pisa.
La sorpresa
Così per omaggiare la cittadinanza operatori e pazienti hanno dato vita a un emozionante flashmob, danzato sulle note di Jerusalema, la canzone preghiera lanciata nei ghetti neri del Sudafrica che ha unito i popoli di tante nazioni nel momento più duro, quello della pandemia e del lockdown. Quelle parole e quelle note sono state l’inno che Montalto, per un giorno, ha fatto suo per esprimere l’affetto per Montalto, il suo sindaco, il suo maresciallo dei carabinieri e la sua gente, prima di pensare alla prossima tappa del viaggio iniziato tanto tempo fa.
E per i ragazzi è una conquista
Il flashmob non è stato un impegno facile per i ragazzi di Montalto, nel loro percorso riabilitativo è stata una prova dura che – come vedrete – hanno saputo centrare. Sempre loro poi sono gli autori di altre due iniziative che hanno toccato il cuore a tutti. Le parole che hanno detto ai microfoni, quelle che hanno scritto sui cartoncini colorati appesi all’albero dei pensieri e il dono dei lavori più intensi che hanno composto nei laboratori creativi della RSD. Piccole e grandi stelle che hanno dato profondità e senso a una giornata davvero unica. Il flashmob è stato così coinvolgente da essere danzato due volte, prima da pazienti e operatori e poi anche con tutti i vertici della Fondazione, i genitori e i rappresentanti delle istituzioni che si sono uniti in questa esperienza davvero unica.
Grazie ragazzi, grazie Montalto