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E gli specializzandi si fanno in tre fra clinica, call center e studio sugli effetti della pandemia

Gli specializzandi in Neuropsichiatria Infantile dell’Università di Pisa in formazione presso l’IRCCS Fondazione Stella Maris sono impegnatissimi tra la clinica, il call center ed un importante progetto di ricerca proprio sulla attualità clinica e socio ambientale  del momento.

Sono 24 e tutti hanno dimostrato e stanno dimostrando un grandissimo impegno per le famiglie e i bambini della Fondazione Stella Maris. Stiamo parlando degli specializzandi, cioè dei medici futuri specialisti in neuropsichiatria infantile, che per questa emergenza Covid-19 si sono letteralmente fatti in 3.

Come spiega la direttrice della Scuola di Specializzazione, la professoressa Roberta Battini, fondamentale è il loro aiuto sia in presenza, che in remoto. Vediamo come: gli specializzandi contribuiscono a garantire i turni settimanali di presenza per assistere i pazienti in clinica. Non è tutto. Collegati da casa con i computer aiutano a gestire il Call Center della Linea Diretta con i genitori, smistando le richieste più specialistiche e rispondendo così alle domande specifiche che le mamme e papà pongono per i loro figli agli esperti della Fondazione Stella Maris.

Tutti insieme gli specializzandi dei quattro anni stanno infine, contribuendo a un progetto scientifico di grande importanza ora all’attenzione del Comitato Etico – conclude la professoressa Battini – ovvero lo studio nazionale volto ad indagare le conseguenze psicopatologiche che le misure di contenimento del Covid-19 e il lockdwon, stanno avendo sui bambini con disabilità neuropsichiatriche e sulle loro famiglie”.

A loro va il nostro più caldo grazie.

Nella foto un gruppo di specializzandi con la prof. Roberta Battini e il prof. Giovanni Cioni, Direttore scientifico dell’Istituto

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