L’evento di Natale è l’allegra parodia “Francesca da Rimini”
Una irresistibile parodia comico musicale in vernacolo pisano per la nuova sala di attesa sensoriale della Stella Maris. In occasione delle festività di Natale l’IRCCS Fondazione Stella Maris e il Lions Club Pisa Certosa presentano lo spettacolo solidale “Il cuore di Pisa per i piccoli con fragilità neuropsichiatriche” in programma martedì 18 dicembre alle ore 21,30 al Teatro Verdi di Pisa., patrocinato da Università di Pisa, Comune di Pisa e Fondazione Teatro Pisa. I proventi dell’evento benefico andranno a sommarsi a quelli raccolti l’anno scorso e saranno totalmente devoluti all’innovativo progetto da realizzare nella sede di Calambrone, che anticiperà la qualità con cui saranno pensati gli spazi a disposizione dei pazienti e delle loro famiglie nel nuovo Ospedale che l’IRCCS Fondazione Stella Maris realizzerà nell’area di Cisanello a Pisa.
Parliamo della sala di attesa multisensoriale che si sta realizzando a Calambrone, uno spazio che coniuga il gioco libero del bambino con la raccolta di dati importanti su di lui. Attraverso il gioco il piccolo esprime tutto se stesso con spontaneità e naturalezza. Gli specialisti della Stella Maris hanno compreso che “registrando” il bimbo in questa sua attività spontanea espressa nella vita quotidiana è possibile avere dati cruciali per la diagnosi e per la messa a punto di un percorso personalizzato di cura e riabilitazione. “Misurare quello che il bambino fa in sala di attesa – dicono gli specialisti della Stella Maris – attraverso l’interazione con i giochi messi a disposizione, con le pareti interattive e registrare la qualità delle relazioni con i genitori ma anche con i suoi pari e gli adulti, permette di ottenere informazioni che saranno la base per una diagnosi sempre più puntuale e piani riabilitativi ritagliati sulle sue specifiche esigenze”.
La sala di attesa sensoriale sarà dotata da innovative soluzioni hi-tech e sarà pensata per il bambino e la sua famiglia. Il know-how tecnologico sviluppato dai ricercatori di Stella Maris, sarà declinato in modo interattivo e multimediale per l’attesa del piccolo paziente. Il progetto intende introdurre un nuovo approccio nella relazione dello spazio ospedaliero con i suoi ospiti. Da anni l’IRCCS pisana mette a punto metodiche avanzate che, utilizzando le tecnologie, trovano applicazione in ambito diagnostico, terapeutico e riabilitativo. Il nuovo ospedale rappresenterà per la Fondazione un grandissimo passo in avanti nella direzione di un consolidamento ed ulteriore sviluppo dell’attività di ricerca ed assistenza ai bambini affetti da disturbi neurologici e psichiatrici. Le cure che tradizionalmente vengono erogate, potranno estendersi a molti bambini in gravissime condizioni, contribuendo ad arricchire la ricerca, con sempre maggiori possibilità di trattamenti e cure efficaci nel rendere migliore la qualità della vita e la stessa esistenza di bambini e ragazzi.
“Sono doppiamente emozionato – dichiara il prof Antonio Boldrini, Presidente del Lions Club Pisa Certosa -, sia per il mio esordio tra gli attori del Crocchio, che ho sempre ammirato, sia per aver proposto alla Città uno spettacolo divertente ma anche complesso da organizzare. le cui finalità sono per una buona causa, il sostegno dell’innovativo progetto della Fondazione Stella Maris”.
“Le serate organizzate dal Lions Club Certosa – dichiara Giuliano Maffei, Presidente della Stella Maris – portano sempre con sè qualcosa di speciale, ossia il desiderio di aiutare i piccoli più fragili a migliorare la loro qualità di vita con la speranza anche di una guarigione. Quest’anno il compito di costruire sarà affidato alla parola in vernacolo che con grande simpatia saprà accarezzare i cuori dei fortunati spettatori e mettere in moto quanto necessario per completare lo speciale progetto della sala di attesa terapeutica e multimediale”.
Lo spettacolo solidale sarà un momento a sostegno di questo progetto. Martedì 18 dicembre 2017 alle ore 21 presso il Teatro Verdi di Pisa il Crocchio Goliardi Spensierati porterà sul palcoscenico del massimo teatro cittadino per interpretare uno dei più noti e divertenti “cavalli di battaglia” del teatro vernacolo: la Francesca da Rimini, nel copione riscritto da Lorenzo Gremigni. Risate e solidarietà vanno quindi a braccetto per una serata che si preannuncia in linea con quelle della migliore tradizione: oltre agli attori del Crocchio (Lorenzo e Marco Gremigni, Leonardo Ferri, Guido Bini, Fabiano Cambule, Fabio Vasarelli, Alessio Panetti e Emilio Murolo) prenderanno parte alla rappresentazione anche Mario Messerini e Antonio Boldrini del Lions Club Pisa Certosa, il primo nelle vesti di Dante e il secondo in quelle di “Cleonice, fedele nutrice”. Oltre agli attori del Crocchio animeranno questa iniziativa gli immancabili “24 Cosciotti non Depilati 24” (il celebre corpo di ballo goliardico “ammaestrato” – così si legge in locandina – da Sabrina Di Cristofaro), il “Coro dell’Accademia dei Raccattati”, il “Quartetto Beppe Del Genovese (con Alessandro Sodini e Franco Bonsignori alle fisarmoniche, Attilio Cardone al pianoforte e Mauro Redini al mandolino), mentre i costumi sono stati affidati a Massimo Poli e le bellissime scenografie originali sono opera di Nicola Gorreri. L’onere della regia di una serata così ricca di partecipanti è di Giuseppe Raimo, regista di provata esperienza e animatore di eccellenza del teatro amatoriale pisano. Ma l’ospite più straordinario sarà certamente Bruno Bardi, ancora una volta sul podio nelle vesti di autore delle musiche e direttore d’orchestra. Bardi, conosciuto in città come “Nocciolo”, è prossimo al traguardo del secolo ed ha festeggiato quest’anno i settanta anni dalla propria Laurea, conseguita in Medicina Veterinaria nel 1948: “Slittai di un appello per fare le prove del Nerone a Pontedera col Crocchio”. Proprio vero, allora, che “i goliardi hanno sempre vent’anni”, come recita l’Inno studentesco che ancora una volta risuonerà al Teatro Verdi, insieme al “Bimbe di Pisa”, il prossimo 18 dicembre.
“Francesca da Rimini” E’ una parodia comico-musicale in vernacolo pisano, nello stile genuino della tradizione goliardica: la sua prima versione in pisano risale addirittura al 1893. La storia ricalca quella della nobildonna romagnola resa immortale da Dante: il travolgente amore dei cognati Paolo e Francesca, a lungo tenuto nascosto, verrà alla luce nel momento meno opportuno e Lanciotto, marito di Francesca e fratello di Paolo, farà strage dei familiari. La drammatica vicenda è resa comica ed irresistibile dai goliardi pisani: i dialoghi, brillanti e ricchi di battute memorabili, in un vernacolo genuino, sono intercalati da duetti, canzoni, cori e balletti. Il prologo, in ottave toscane, introduce lo spettatore in un’atmosfera di fiaba e medioevo.
Lions Club Pisa Certosa. E’ un’associazione umanitaria di volontari che si compone di club i cui soci dedicano il proprio tempo e le proprie risorse alla comunità di cui fanno parte.