Il ricordo

Un viaggio indimenticabile: l’esperienza del Presidio di Marina con l’ANPIS al Villaggio Itaca Nausica di Rossano Calabro

Gli ospiti del Presidio Riabilitativo Marianelli Mario di Marina di Pisa della Fondazione Stella Maris hanno preso parte all’evento dell’ANPIS (Associazione Nazionale per l’Inclusione Sociale), giunto alla sua ventitreesima edizione. La direttrice della struttura di Marina di Pisa, dr.ssa Graziella Bertini, ha condiviso la sua esperienza entusiasta.

Giorno 1: La Partenza

La valigia fatta, tutto era pronto… anzi, tutti erano pronti! Il Villaggio Itaca Nausica di Rossano Calabro li attendeva e l’emozione nel gruppo era palpabile. Circa 39 persone hanno vissuto questa avventura: bambini, adolescenti, adulti, famiglie, amici e operatori, tutti ansiosi di vivere una settimana insieme, tra avventure e scoperte.
Le ore di sonno erano state poche, ma l’entusiasmo colmava ogni fatica. Come punto di ritrovo il Presidio di Marina, dove Fausto Bacci, l’autista, li aspettava con un grande bus. Ogni cosa era stata pianificata nei minimi dettagli: ogni tappa del viaggio organizzata per garantire che tutto procedesse senza intoppi. Il momento della partenza è stato emozionante, carico di aspettative.

Giorno 2: Sole, Mare e Divertimento

Al mattino, il sole splendeva alto e il mare li chiamava. I ragazzi si sono tuffati nelle acque cristalline e si sono divertiti in piscina. La giornata è stata un susseguirsi di attività: prima una partita di volley , terminata in un pareggio per mantenere l’armonia. Di seguito, una partita di calcetto durante la quale hanno accettato la sconfitta con dignità. Il cibo abbondante e delizioso, ha coronato una animazione coinvolgente. Successivamente, giunta la sera, ragazzi e ragazze delle Polisportive Giovanili Salesiane della Calabria hanno riempito la discoteca. Tra risate e balli, hanno preso forma ricordi di momenti indimenticabili.

Giorno 3: Relax Totale

Il terzo giorno è stat0 puro relax. Il cielo blu e il mare azzurro hanno creato un’atmosfera di pace assoluta. I ragazzi si sono lasciati cullare dalla brezza marina, godendo della tranquillità e della bellezza che li circondava.

Giorno 4: Sport e Cultura

La giornata di paddle. Per la dr.ssa Bertini, fu un test importante: verificare il funzionamento della spalla a dieci mesi dalla ricostruzione. Con i ragazzi al suo fianco, ogni movimento diventava più leggero. Dopo una partita di volley persa, si sono diretti verso Sibari. Al Museo e al Parco Archeologico li hanno accolti con storie antiche e laboratori creativi. Così, hanno potuto lavorare con la creta e il tornio e i ragazzi hanno sorpreso tutti con la loro abilità. Alla sera, una cena a base di frittura di pesce e pizza a conclusione della giornata in allegria. Le premiazioni delle Polisportive Giovanili Salesiane, con la commovente partecipazione della figlia del magistrato Scopelliti, sono state un momento di grande emozione. Il gesto delle ragazze della PGS Stella Maris, che hanno donato le loro medaglie ai ragazzi del Presidio, ha riempito tutti di orgoglio.

Giorno 5: Avventure in Mare e Celebrazioni

Un’altra giornata di sole ha dato adito a nuove avventure. Le ora sono trascorse fra partite di calcetto, tuffi nel mare e escursioni in canoa. Nonostante la stanchezza, gli operatori non hanno mai smesso di sorridere. I ragazzi, con le loro risate e il loro entusiasmo, sono stati la ricompensa più grande. Hanno celebrato compleanni e anniversari, scoprendo nuovi lati dei pazienti e rafforzando i legami che li univano.

Giorno 6: Conclusioni e Ritorno

La giornata libera ha permesso un’ultima occasione di relax tra mare e piscina. I ragazzi hanno recuperato le foto ricordo e si sono scambiati storie a bordo piscina. A valigie pronte, la stanchezza si faceva sentire, ma la soddisfazione per l’esperienza vissuta è stata immensa. Le premiazioni finali hanno riempito tutti di orgoglio e commozione.

Ultimo Giorno: Arrivederci

L’ultimo giorno è stato un mix di emozioni. La felicità di tornare a casa si mescolava alla tristezza di lasciare un luogo che aveva regalato tanto. Il viaggio di ritorno è stato lungo e complicato, ma la forza del gruppo li sosteneva. Erano una squadra unita, una sicurezza per ciascun operatore, un punto di forza imbattibile. Avevano raggiunto l’obiettivo ancora una volta.

Grazie a tutti: agli operatori, alle loro famiglie, ai genitori dei ragazzi e ai nuovi amici che hanno condiviso questa avventura. Alla prossima esperienza, con la certezza che insieme, è possibile fare qualsiasi cosa! YES WE CAN!

 

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