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ARAPl pubblica la traduzione in francese dell’articolo sulle cellule staminali e l’autismo di Antonio Narzisi
L’Associazione Francese per la ricerca nell’autismo (French Association for Autism Research – ARAPI) ha pubblicato nel suo Le Bulletin Scientific la traduzione in francese dell’articolo a firma unica, su Autismo e Cellule Staminali, del nostro ricercatore e dirigente psicologo Antonio Narzisi da 20 anni impegnato, in modo rigoroso, nella clinica e nella ricerca di questa condizione.
Il lavoro originale era già stato pubblicato in lingua inglese sulla rivista Brain Sciences nel mese di Luglio 2022 con il titolo ‘Haste Makes Waste: There Is No Solid Evidence to Translate the Use of Stem Cells into Clinical Practice for Children with Autism Spectrum Disorder’.
In questo lavoro, Narzisi mette in evidenza che negli ultimi anni molte cliniche private in giro per il mondo offrono la terapia con le cellule staminali come approccio terapeutico per il disturbo dello spettro autistico. Questo fenomeno – afferma Narzisi – è estremamente pericoloso perchè ad oggi l’uso delle cellule staminali come approccio terapeutico per l’autismo non poggia su solide basi scientifiche ed inoltre il rischio più importante è quello di illudere molte famiglie rispetto ai millantati effetti terapeutici di tale approccio.
Se da un lato l’uso delle cellule staminali potrà essere un interessante campo di ricerca è altrettanto vero che gli studi condotti fino ad oggi non sono caratterizzati da un alto livello di rigore metodologico. Rispetto al’attuale stato dell’arte, suggerire l’uso delle cellule staminali per la cura dell’autismo rappresenta una procedura non etica.
Narzisi conclude dicendo che quando gli argometi riguardano temi delicati come i trattamenti dei bambini è necessario essere rigorosi nella metodologia clinica adottata e non lasciarsi andare a facili entusiasmi come purtroppo spesso succede. Come clinici e ricercatori – dice Narzisi -abbiamo il dovere di proteggere i nostri pazienti da proposte terapeutiche che quando non validate dalla ricerca scientifica rischiano di addivenire pratiche ciarlatane.