Stella Maris presenta il progetto del nuovo ospedale dei bambini a Pisa

Una struttura dalla forma “leggera” vestita di vetro e di luce, che non si impone ma si inserisce armonicamente nel parco che la cinge e così sensibile all’ambiente in cui sarà immersa da adottare avanzate tecnologie che pescano dagli antichi sapere. Una struttura leggermente rialzata, che nelle forme ricorda un veliero bianco, il viaggio del bambino nella cura, e la tenda così cara a Michelucci, simbolo di accoglienza e solidarietà, che si apre al bambino, all’adolescente e alla sua famiglia: è Casa Stella Maris, il nuovo ospedale che IRCCS Fondazione Stella Maris costruirà a Pisa, nell’area di Cisanello, a poca distanza dal nuovo Ospedale di Pisa.
A presentarlo Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato, Diocesi di origine di Stella Maris e Marco Filippeschi, Sindaco di Pisa, insieme ai vertici di Stella Maris: Giuliano Maffei, Presidente, Roberto Cutajar, Direttore Generale, Giovanni Cioni, Direttore scientifico. Con loro i progettisti: gli architetti Nico Panizzi, Gian Luigi Melis. Ilaria Fruzzetti di Heliopolis 21 e l’ingegnere Massimo Bottega dello Studio Techne’.
Tanti progetti
Decine i progetti del nuovo complesso ospedaliero arrivati al IRCCS Fondazione Stella Maris nel corso dell’anno dai maggiori studi di architettura di tutta Italia. Dopo una selezione attenta e rigorosa, è stato selezionato il progetto preliminare degli studi Heliopolis 21 e Technè di Pisa. E’ risultato il migliore per il più efficiente nei termini di funzionalità, “consumo di spazio”, compatibilità ambientale, valorizzazione del verde circostante e del vicino parco urbano.
Le dichiarazioni
“L’ambiente di cura, accoglienza e ricerca di Stella Maris vive un passaggio qualificato del proprio sviluppo prospettando una nuova e moderna struttura – dichiara Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato – Il percorso che ha portato a questa scelta è stato frutto di ampia consultazione e approfondimento ed offre un risultato che risponde ad esigenze di professionalità e funzionalità. Mi preme sottolineare l’attenzione alla religiosità e alla spiritualità che accompagna l’esperienza di Stella Maris e che diventa un valore aggiunto nel considerare il paziente e la sua famiglia soggetti con cui vivere un vero incontro umano e non solo scientifico. Auguro che chi vivrà i nuovi ambienti della struttura che verrà edificata, personale medico e scientifico, direzione, personale infermieristico, operatori vari, pazienti, famiglie e volontari possano incontrare la professionalità della ricerca e della cura e la spiritualità che abita una umanità piena”.
“Il nuovo Ospedale – dice Giuliano Maffei, Presidente di Stella Maris – è il naturale sviluppo del pensiero e dello sguardo di Don Aladino Cheti e del Prof. Pietro Pfanner che, insieme ai co-fondatori, hanno dedicato la loro vita all’assistenza e alla cura dei bambini, ma anche alla cura dell’Uomo in quanto non si può fare Scienza senza la Filosofia, la Cultura e la Spiritualità. L’idea ed il desiderio di costruire una nuova struttura ospedaliera che ci permetta di meglio studiare e curare le particolari malattie, si poggiano, infatti, sulla Ragione e sul Cuore, ossia su Scienza e Amore che sono stati gli ingredienti semplici, ma potenti, che i nostri fondatori hanno sempre utilizzato nel loro difficile lavoro quotidiano. La nuova struttura, così avveniristica, efficiente, dinamica, accogliente e tecnologicamente all’avanguardia, ci permetterà di svolgere al meglio i nostri compiti e di rispondere appieno e con celerità, alle richieste delle famiglie. La sua forma, così bella, assomiglia ad un Veliero dalle bianche vele, ma anche ad un Tau (viste le nostre radici cristiane), se vista dall’alto. Concentra e riassume in se la nostra storia, il nostro presente ed il nostro futuro. Mi auguro un sostegno ampio da parte delle istituzioni pisane, regionali e nazionali, così come un supporto pieno dei cittadini e delle famiglie in Toscana e in Italia, per vincere tutti insieme le sfide intraprese”.
Il nuovo ospedale
Il nuovo Ospedale della Fondazione Stella Maris sorgerà a Cisanello, in un’area compresa tra via Cisanello e via Bargagna. La nuova struttura risponderà alle esigenze di maggiore comfort, migliorata sicurezza e tecnologia a favore dei bambini e degli adolescenti ricoverati. Verrà realizzato su un’area di terreno di 27.840 mq e si svilupperà inizialmente su una superficie complessiva di circa 9.500 mq. L’edificio si inserirà dunque all’interno di un vero e proprio parco urbano, “Il parco della Stella Maris”, e dialogherà in modo armonico con il futuro parco pubblico adiacente. Il parco della Stella Maris potrà essere utilizzato non solo dai bambini in cura presso l’ospedale, ma anche, attraverso l’utilizzo di un pass, essendo lo stesso chiuso al libero transito per ovvie ragioni di sicurezza, dalle famiglie pisane con figli svantaggiati o disabili affinché possano fruirne per il tempo libero. Il costo complessivo dell’opera sarà di circa 21 milioni, (4 milioni euro per l’acquisto dell’area di terreno di Cisanello da Provincia, Comune e privati). Il resto della grande area a verde di Via Bargagna, per una superficie complessiva di circa 10 ettari, sarà invece parco urbano aperto a tutta la cittadinanza.
Nuovo ospedale: l’idea e la forma
I fruitori del nuovo ospedale sono i bambini. E’ questo il punto di avvio del progetto degli studi Heliopolis 21 e Technè: un edificio che come un girotondo si sviluppa leggero, un veliero bianco dalle linee morbide sul quale il bambino attraversa sicuro la malattia, le cui vele sono richiamate idealmente dagli elementi in materiale leggero, quasi un tessuto, che “avvolgono” le superfici vetrate. La forma dell’edificio ricorda anche la tenda come luogo dello spirito, richiamo alle chiese di Giovanni Michelucci, mentre dal punto di vista planimetrico è ispirata all’abbraccio della madre Maria al Gesù deposto della Pietà di Michelangelo. Grande è stato l’impegno per rendere il nuovo ospedale compatto, così da facilitare la distribuzione delle funzioni e l’ottimizzazione degli spazi di lavoro. La forma planimetrica “a TAU” ha consentito di arrivare a questo risultato. Attraverso un nucleo centrale di smistamento, la struttura a triangolo assicura il collegamento a breve distanza (pochi passi) con tutte le attività e le funzioni di cui necessita un ospedale così articolato e complesso come sarà quello della Stella Maris. La forma scelta dai progettisti permette inoltre di ridurre l’impatto del sistema ospedaliero, un’architettura dinamica per la forma e le finiture esterne, come il vetro che cinge linearmente i corpi allungati e le “palpebre” di ETFE bianco. Una struttura che si inserisce con armonia nel verde che lo circonda. L’attenzione ambientale si coglie anche dalle scelte adottate, come quella di inserire dei pannelli fotovoltaici sulla copertura dell’edifico per il recupero di energia solare. Percorsi naturali si dipaneranno dal complesso, diventando punto catalizzatore di una narrazione di rispetto e valorizzazione ambientale.
Sviluppo del progetto
Il nuovo complesso ospedaliero sarà costituito da un edificio principale su da quattro livelli di vita. Una Hall accogliente e calda sarà il punto centrale, il biglietto da visita emotivo e percettivo per accompagnare pazienti e visitatori nel percorso in ospedale.
- Al piano terra saranno allocati la radiodiagnostica (Risonanza magnetica), l’EEG, i grandi laboratori di medicina molecolare, la riabilitazione, con la piscina riabilitativa, oltre alla mensa e gli spazi di servizio. Al primo piano troveranno spazio l’accettazione, laboratori medici, gli spazi per la didattica, l’amministrazione, l’Agorà e la Chiesa Cattolica, oltre a una grande terrazza esterna.
- Il secondo piano ospiterà le direzioni, il settore psicoeducativo, quello psicologico, il settore medi-co, il settore di valutazione funzionale motoria e logopedia, oltre ad ampi spazi gioco distinti per fasce di età.
- Al terzo piano si troveranno gli spazi di degenza ordinaria e di soggiorno, il Clinical Trial Center, spazi per ambulatori e riabilitazione.
Interni
Gli spazi interni del nuovo ospedale sono stati pensati non solo per rispondere alle molteplici esigenze sanitarie e tecniche, assicurando elevati standard di assistenza clinica, ma anche come luogo rassicurante e pieno di stimoli ludici e creativi per i bambini e gli adolescenti che qui saranno ospitati con le loro famiglie. Forte attenzione quindi ai colori, alla luce, all’utilizzo di materiali caldi e a tutti quegli elementi tattili, sonori e olfattivi appropriati per le diverse tipologie di ambienti, dalle attese agli ambulatori, a quelli di relazione, fino agli spazi più intimi e personali dei reparti di degenza.
Le novità
Il nuovo ospedale sviluppa le più avanzate esperienze realizzate presso l’IRCCS Fon-dazione Stella Maris. Combinerà gli spazi dedicati alle tecnologie più avanzate, di neuroimmagine di medicina molecolare, con i lavorazioni di analisi funzionale di tutte le funzioni cerebrali del bambino (motorie, percettive, cognitive, neuropsicologiche, relazionali). Va anche citata l’Agorà, per i bambini e le famiglie e la sala emozionale. Si tratta di un ambiente caratterizzato dalla multifunzionalità e poliedricità di allestimento nel tempo. La sala per sua natura si presta ad accogliere la didattica, gli eventi più disparati, un teatro all’aperto per le sere estive. Alcuni elementi costanti – le grandi vetrate come collegamento fisico e visivo, il pianoforte, sedute morbide e colorate – contraddistinguono questo spazio dinamico. Lo spazio di protrarrà all’esterno, dove è previsto uno spazio di teatro all’aperto.
La Chiesa Cattolica è il luogo religioso del nuovo complesso
La semplicità della fede, che è alla base del credo religioso, si rispecchia nell’architettura: tutto il superfluo è eliminato per lasciare spazio solo all’uomo e alla luce. Lo spazio sacrale è uno spazio calmo, contraddistinto da materiali caldi, che sa dialogare con la luce che diventa elemento centrale di un luogo di riflessione e colloquio religioso; accanto sarà realizzato anche uno spazio più raccolto, di preghiera. Il calore e il concetto di casa si ritroveranno poi nelle camere di degenza del nuovo complesso ospedaliero, concepite per fare sentire bene il bambino o l’adolescente ricoverato e la sua famiglia. Particolare attenzione sarà data alla luce che sarà biodinamica, quindi cambierà tonalità con il ciclo solare. Altrettanta attenzione sarà dedicata alle esigenze dei pazienti per offrire a questi spazi i più elevati standard di accoglienza così come grande sensibilità sarà rivolta alle sale di aspetto e agli spazi gioco.
Servizi
Non mancherà la caffetteria e la libreria per bambini, un ambiente di pausa e ritrovo non solo per chi lavora in ospedale ma anche per le famiglie dei piccoli pazienti. I colori e i materiali caldi renderanno accogliente ogni ambiente.
Spazi pensati per il benessere dei genitori
Uno spazio welness (con sauna e piscina) sarà dedicato ai genitori dei bambini in cura presso il nuovo complesso. “Vogliamo che queste mamme e babbi si prendano cura di sé così da poter essere un sostegno forte per i figli – spiega il Presidente Maffei -. La cura verso gli altri nasce dalla cura di sé”.
Il verde
Il nuovo complesso ospedaliero sarà immerso in un ampio spazio verde che sarà potenziato in alcune sue funzioni. Nella zona vicina all’edificio si troveranno spazi già sperimentati a Calambrone per il loro potere di cura e riabilitazione: l’orto-giardino e gli orti ad accessibilità facilitata e spazio ludico, oltre a un frutteto. Vi sarà una particolare attenzione alla preservazione delle essenze e del patrimonio verde: dalle siepi a piccoli frutti, alle piante e agli alberi caratteristici dell’ambiente naturale di questa zona umida.
La tecnologia
La struttura del nuovo ospedale Stella Maris è stata concepita sviluppando le migliori e più avanzate tecnologie strutturali e sarà del tipo cosiddetto misto, ossia con struttura in elevazione in cemento armato e isolatori sismici. Tale soluzione, improntata al più alto grado di sicurezza antisismica, consentirà di sfruttare al massimo le peculiarità e i vantaggi propri dal particolare sistema di isolamento adottato, che consentiranno una sensibile riduzione delle accelerazioni sulla sovrastruttura anche ai piani più alti, nonché degli spostamenti tra piano e piano. Lo studio estremamente accurato dell’area di intervento e la nuova sagomatura del terreno, anche in base alle evenienze di piogge eccezionali garantirà la più elevata sicurezza idraulica dell’edificio. Inoltre, la centrale di produzione ad acqua del riscaldamento e condizionamento è stata sviluppata per avere la massima efficienza energetica coniugata con la massima semplicità di conduzione e manutenzione. Un sistema ibrido di produzione energetica, fornirà l’energia termica e frigorifera. Così, le richieste di calore nel periodo invernale saranno soddisfatte da caldaie e pompa di calore, mentre le richieste di freddo nel periodo estivo saranno soddisfatte da pompa di calore e gruppi frigo.
La luce
Gli impianti di illuminazione sia ordinaria che di sicurezza, realizzati con l’utilizzo di apparecchi a LED ad alta efficienza e regolabili, saranno coadiuvati da sistemi di controllo della luminosità naturale, in modo tale da garantire il massimo risparmio energetico. L’edificio sarà dunque automatizzato raggiungendo la classe di efficienza massima, con funzioni specifiche per la gestione centralizzata e coordinata dei singoli impianti. Sarà poi realizzato un completo sistema di monitoraggio dell’energia e il consumo elettrico sarà controllato da vari dispositivi lungo tutto il sistema di distribuzione elettrica. Sarà infine messo in funzione un generatore di energia elettrica da fonte fotovoltaica, installato sulla copertura, per una produzione attesa di energia pari a circa 200.000 kWh/anno.